Durante il suo intervento ha menzionato che, durante una passeggiata sotto i raggi splendenti del sole con le maniche arrotolate, il corpo è in grado di produrre quantità sufficienti di la vitamina D in 30 minuti. Questo è possibile solo all’esterno o si può raggiungere lo stesso effetto anche attraverso un vetro, come per esempio all’interno di un giardino d’inverno?

Per la produzione di vitamina D gli esseri umani necessitano dei raggi UVB, i quali vengono filtrati bene dai vetri.

A seconda della posizione del sole, sono presenti nella luce più raggi UVB (responsabili dell’abbronzatura) o più raggi UVA (che invecchiano la pelle). A mezzogiorno il rapporto tra questi raggi è ottimale (pochi UVA e molti UVB). Dunque in estate, a seconda del tipo di pelle e dell’indice UV, è sufficiente un’esposizione solare di 20 minuti per raggiungere una dose di sole sana. Un ottimo strumento è l’applicazione “D Minder”, che a seconda del tipo di pelle calcola l’ottimale esposizione solare informandovi su quanto sole è sufficiente e quanto è troppo. http://dminder.ontometrics.com/

A queste latitudini d’inverno è più difficile per il corpo produrre vitamina D attraverso l’irraggiamento solare. La vitamina D è immagazzinata dal corpo per circa 90 giorni; è dunque sufficiente quasi per tutto l’inverno. Il giardino d’inverno è fantastico per fare rifornimento di una quantità di luce sufficiente e per stimolare la produzione di altri ormoni (soprattutto la serotonina).

La vostra Miriam Döhner